Ok per il parcheggio al teatro del Calambrone

 L'idea di Pisamo per un parcheggio temporaneo nella zona del Teatro di Calambrone ci trova molto favorevoli. Tutti sappiamo cosa succede nei fine settimana e soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando si riscontrano intensi flussi di traffico sul litorale Pisano e in particolar modo a Calambrone dove oggettivamente scarseggiano i parcheggi. Purtroppo siamo ancora lontani dal poter ridurre l'uso dell'auto privata, magari ripristinando il servizio del vecchio e caro Trammino, o altre soluzioni non facilmente attuabili in tempi brevi, visto che l’estate è alle porte e dobbiamo garantire risposte concrete a chi vive il litorale. Quindi la delibera che a brevissimo andremo ad approvare va nella direzione di favorire la vivibilità dei luoghi dove spesso il parcheggio selvaggio è devastante e dove anche i mezzi di soccorso stentano a passare. Come previsto è un esperimento reversibile, legato allo spazio di un’estate intanto, che da una risposta rapida alle esigenze riscon

LATROFA A VALANGA SULLE MURA

LATROFA A VALANGA SULLE MURA



“Non ne voglio sentire più!” tuona Raffaele Latrofa, capogruppo di Pisa nel Cuore, nella sua conferenza stampa sulle Mura. “I nostri amministratori, udite udite, hanno pensato una genialata: permettere che i Pisani facciano un abbonamento mensile per salire sulle Mura. Si parla di 20 € che diventano 40 se si desidera fare un abbonamento annuo. Ma siamo realistici: chi va sulle mura, lo fa una volta ogni tanto: che senso ha un abbonamento? Voglio vedere quanti Pisani andranno di continuo a passeggiare in quello stretto camminamento. Bello, certo, ma visto una volta, poi non ci si torna per un bel po’. Di nuovo gli amministratori sono lontani anni luce dal cittadino!”.

Latrofa continua come un fiume in piena: “Ma non è tutto: i Pisani devono sapere che anche per le Mura, come per altri lavori, si tratta di un’operazione che, gira e rigira, ricadrà sulle loro tasche! Intanto, la gara è stata correttamente vinta da tre cooperative non pisane, quindi sono stati disattesi i princìpi del piano PIUSS di generare indotto turistico e occupazione locale. Beh, l’indotto turistico non c’è stato: le Mura sono chiuse. Quanto all’occupazione locale, chi ha vinto la gara (ditte non locali) ha giustamente i suoi dipendenti, quindi ai lavoratori pisani non ha porterà alcun beneficio.”

Già che si parla di finanziamenti, Latrofa ricorda che la Regione, con il PIUSS di cui il nostro Sindaco si riempie sempre la bocca, dei 10 milioni totali ne ha pagati 6; 4 li ha messi il Comune di Pisa, quindi non si illudano i Pisani che le Mura non pesino sul bilancio cittadino. “Come ho detto più volte, per ogni scuola pisana servirebbero 500.000 € per essere ristrutturata e messa in sicurezza: con quei 4 milioni, di scuole se ne sarebbero potute aggiustare otto!!! Senza contare che, in seguito all’aggiudicazione dell’appalto, la manutenzione toccherà al Comune: chi la pagherà? I cittadini, ovviamente, come purtroppo accade qua a Pisa con i nostri Amministratori PD, con aumenti di tasse, IMU e addizionali IRPEF.

All’inizio, nel primo bando, si prevedeva che, chi avesse vinto la gara, avrebbe incassato i costi dei biglietti, ma si sarebbe accollato la manutenzione ordinaria e straordinaria. Quel bando andò deserto, come il successivo. Alla fine i nostri Amministratori, mostrando tutta la loro incapacità nel mettere a punto bandi appetibili, hanno perfino dovuto ricorrere a qualificati consulenti esterni che ne buttassero giù uno che potesse essere accettato.

Ma come funziona? Gli accordi con le ditte che hanno vinto l’appalto prevedono, si viene a sapere, che il biglietto, previsto del costo di 2,5 €, ora, con i suoi 5 €,è stato aumentato del 100%, e che i bimbi pagheranno 2€, ma con quella cifra non potranno accedere alla App. Ma come? Proprio i nostri ragazzi così tecnologici, come vuole anche il ministro dell’istruzione, sono tenuti fuori? Dall’incasso dei biglietti al Comune verrà però solo il 5,5%: una cifra ridicola, ben lontana dal coprire le spese di manutenzione, alcune forse già necessarie. Infatti il progettista del primo progetto nel 2013, dicendo  che i suoi progetti iniziali erano stati stravolti (sono state inserite “ringhiere da stadio”ed  è stato modificato il profilo dei merli) disse anche che, realizzando camminamenti con pendenze trasversali verso l’esterno, già fra un merlo e l’altro si sarebbero verificate orribili colate nere dovute all’acqua piovana, cosa che sta puntualmente accadendo.

Insomma, come altre operazioni fatte in città, anche la riqualificazione delle Mura è stata pensata male. Dovevano essere pronte a dicembre 2014. Siamo al 2018 e ancora non sono state aperte al pubblico, anche se a ogni tornata elettorale si è fatto un taglio di nastro. Insomma, a fronte di tre anni di ritardo, sono state fatte tre inaugurazioni, dopo di che le Mura sono ancora chiuse. Ma riapriranno in primavera, dice Serfogli: probabilmente a ridosso delle elezioni amministrative?

Quando noi amministreremo la città, lo faremo senz’altro in maniera più competente ed oculata, perché i cittadini abbiano vantaggi, non solo pendenze (in tutti i sensi) che gravano sulle loro tasche!”.

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